Giovanna Locatelli,
onde di creatività.

La mia vita è stata cambiata dal mare.
Nel 1984, mentre viaggiavo su una nave, esplorando nuove rotte per raggiungere la mia interiorità, ho scoperto improvvisamente che il cambiamento che cercavo era tutto intorno a me.
Era nel movimento inarrestabile delle onde, nelle mani sapienti di un marinaio che avvolgeva una corda, nel sole scintillante sulla superficie del mare e nel suo riflesso nei piccoli e preziosi tesori sottostanti…

La mia collezione

La prima fonte del mio lavoro è l’ascolto. Ascoltare la storia che i miei clienti vogliono raccontare, le immagini che hanno in mente, le suggestioni silenziose che arrivano dagli oggetti che trovo durante i miei viaggi o che mi circondano nella casa-laboratorio in cui vivo: allora inizio a giocare cercando di trovare l’accordo perfetto tra la leggerezza delle idee e la sostanza delle cose da creare.
Ogni segno della mia matita, ogni colore della mia tavolozza, ogni giro di corda diventa parte di una sinfonia di emozioni, dà a ogni luogo un suono unico, che riverbera l’urgenza all’inizio del progetto e continua a risuonare in ogni dettaglio, portando a un’eleganza che traccia la rotta invece di seguire le tendenze.

DI CHE COLORE
TI SENTI OGGI?

Il mio flusso di lavoro

Le emozioni non sono sempre spiegabili a parole, nemmeno con immagini o video. La loro essenza rischia di essere persa nella traduzione: la si può percepire in profondità solo quando si prendono in mano alcune delle mie creazioni, iniziando a interagire con le loro forme e il loro contrasto tra superfici lisce e ruvide.
Potrete sentirla appieno solo quando entrerete nella casa-laboratorio dove vivo e creo, passeggiando tra le storie nascoste in ogni oggetto che ho creato, toccando le piccole cose che raccolgo da tutto il mondo per lasciare che parlino dolcemente e lentamente alla mia ispirazione, ascoltando le storie che ogni cosa che incontrate sta sussurrando alla vostra anima.
Sarò lieta di tradurle per le vostre orecchie, camminando al vostro fianco.

Stampa ed eventi

Andare a caccia di complimenti non è esattamente il mio modo di vivere ordinario.
Non mi piace chiedere alle persone di parlare di me, o di dire quanto hanno apprezzato il mio lavoro, né mi troverete a implorare di essere nella prima pagina di una rivista.
Ma è successo molte volte e non posso negare che ogni volta per me è un piacere sentire quanto le cose con cui gioco possano risuonare con il gusto di chi è abituato a parlare di design.
Qui ho pubblicato alcuni degli articoli che mi hanno citato, sperando che vi piacciano.