LA SIRENA DI SASPA

A volte la creatività sa chiamarti a sfide che sembrano impossibili, facendoti dimenticare aspetti produttivi che razionalmente sarebbero capaci di far tremare i polsi: il tempo, per esempio.

Mi è successo con Saspa, un meraviglioso yacht appena acquistato da una splendida signora, che voleva le disegnassi tutto l’interior design della sua nuova barca da sogno.
Ma proprio tutto: studiare il logo ispirato al blu Marlin, disegnare e realizzare i dettagli con la coda del Marlin, 540 porcellane decorate a mano con rispettivi bicchieri incisi e lavorati, lenzuola, tovaglie, cuscini, lampade, paralumi vassoi cesti e accessori di ogni tipo.

Ero lusingata e felice di essere stata scelta per questo splendido progetto, fino a quando non venni a conoscenza della data tassativa di consegna. Avevamo tre mesi per produrre, consegnare e allestire l’intero yacht, quando per un lavoro del genere normalmente avremmo chiesto sei mesi.
La signora aveva scelto me e non intendeva modificare la sua decisione, mi guardò negli occhi con intensità e mi disse: “sono certa che lei non mi deluderà”. Ed era una sfida che non avrebbe accettato un no come risposta.
Così nei successivi tre mesi lavorammo giorno e notte, e parte del lavoro fu terminata direttamente a bordo per consentire a Saspa di inaugurare il Salone Nautico di Genova, mostrando al mondo la sua strabiliante bellezza.

Furono quindici giorni di vero successo, gli armatori entusiasti e tanti complimenti dai visitatori, non potevo desiderare altro!
Invece una sorpresa stava per arrivare. Venni chiamata con urgenza a bordo di Saspa, volai preoccupatissima sul fly dove mi stavano aspettando: mi avevano riservato il privilegio di suonare le sirene di fine esibizione. È un momento magico ed emozionante ascoltare l’assordante suono delle sirene e delle trombe di tutte le imbarcazioni in esibizione. La voce di quelle sirene che mi avevano trascinato in quell’avventura, ora sembravano celebrare la gioia del successo.