Udivo il rumore delle onde infrangersi sulla riva, sentivo il profumo del mare e la dolce consistenza della sabbia che massaggiava i miei piedi: la mia tanto desiderata vacanza in barca mi stava aspettando! Avevo bisogno di una pausa, di prendermi un momento per me, ero già pronta per partire, ma ahimè, se il lavoro chiama, Giovanna risponde! Mi raggiunse una telefonata da un cliente antiquario, che definirei come l’unico con il quale non percepivo il minimo feeling. Nei miei confronti si poneva sempre con una certa supponenza e la maggior parte delle volte risultava essere scortese, proponendomi senza preavviso lavori da lui considerati “estremamente urgenti”, come in questo caso: mi chiese di spedire in maniera immediata tutte le foto possibili dei miei prodotti, così che lui potesse a sua volta mostrarle a un cliente.
Gli spiegai con molta calma che la ditta era chiusa e che io ero fuori servizio, ma nulla, lui non volle nemmeno ascoltarmi. Non so perché lo feci, ma decisi di iniziare a selezionare le foto creando un meraviglioso book scritto e decorato interamente a mano. Preparai il pacchetto e, data l’urgenza, mi ritrovai costretta a consegnarlo personalmente a DHL. Più tardi mi telefonò la mia commerciale e mi disse che disapprovava completamente il mio comportamento, d’altronde come darle torto! Avevo appena spedito un book costoso senza neanche i listini, facendomi carico delle spese del corriere a un cliente che secondo noi non meritava davvero nulla…
Il mio comportamento mi lasciava sbigottita: non mi spiegavo come avevo potuto accondiscendere a tanta arroganza e maleducazione, mi sentivo in colpa verso me stessa e il pensiero di quello che avevo appena fatto mi assillò per tutta la vacanza. Al mio rientro, il “famoso cliente del book” mi chiamò e mi disse: “Signora Locatelli, è urgentissimo: lei deve partire per Montecarlo, immediatamente!” “Ecco ci risiamo, l’ennesima richiesta assurda e come al solito senza preavviso” pensai tra me e me (anche se avrei voluto dirglielo al telefono!). “Signora Locatelli, guardando solamente la prima foto del suo book, ha chiesto espressamente di incontrarla per invitarla come sua ospite alla Classic Week. E si, il cliente in questione è proprio lui: sua altezza serenissima Alberto di Monaco”. Rimasi senza parole e notai che senza volerlo la rabbia che avevo accumulato durante la mia vacanza svanì in un attimo lasciando spazio a tanta gioia e gratitudine.
La Classic Week è un evento organizzato dallo Yacht Club di Monaco ed è una vera e propria prova del saldo attaccamento del Principato al mare e al suo patrimonio marittimo navigante. Creata nel 1994, si distingue per la sua originalità poiché riunisce nello stesso porto gli ultimi scampoli della nautica di una volta. Una settimana tra tradizione e arte di vivere il mare, una settimana nella quale ci si diletta a passeggiare sui moli della YCM Marina, lungo questi cimeli d’epoca a cui è stata restituita la gioventù. Il tempo non sembra passare mai per questa biennale unica al mondo che ha riunito quasi 150 imbarcazioni, vele di tradizione, motor-yacht e motoscafi d’epoca, per dare risalto al nostro patrimonio marittimo navigante.
Questo appuntamento ha conservato tutta la sua genuinità, così come lo spirito dei primi meeting dei motoscafi del 1904, quando il Principato radunava gli industriali di tutto il mondo per farli assistere a prove nautiche. Fu un’esibizione straordinaria e sarò grata per sempre di aver avuto la possibilità di ammirare così tanta bellezza e raffinatezza e di aver vissuto sulla mia pelle 120 anni di storia dei cosiddetti “gioielli del mare”. Questo magico contatto mi portò a collaborare direttamente con il Principe per rifornire le boutique dello yacht club di Monaco, per studiare le applique e molto altro ancora.
Morale della favola? Se poco prima della mia partenza in barca riceverò una telefonata di lavoro, di certo questa volta non esiterò a rispondere! Potrebbe esserci un Principe in linea.